21 LUGLIO 2024 / SALA CINECITTÀ / ORE 15:30 BEAUTY FOR ASHES Documentario Paese: Sudafrica, Italia Regia: Federico Ancillai Anno: 2022 Durata: 72 min, v.o. sott. it. Trama Un documentario che tenta una conversazione lucida su alcune delle questioni sociali più critiche in Sudafrica. Un dialogo tra sudafricani di diversi ceti sociali sul nostro passato, …
20 LUGLIO / SALA CINECITTÀ / ORE 17:00 OMI NUBU Docu-film Paese: Capo Verde Regia: Carlos Yuri Ceuninck Anno: 2022 Durata: 67 min, v.o. sott. it. Etalon d’or documentario, Fespaco 2023 Proiezione in collaborazione con Franco Film Festival Trama Omi Nobu mostra la quotidianità di Quirino, l’ultimo uomo di un villaggio sperduto tra le montagne …
20 LUGLIO / SALA CINECITTÀ / ORE 15:30 ART FOR FUTURE Documentario Paese: Italia Regia: Valerio Fea, Giacomo Citro Anno: 2021 Durata: 58 min, it.Proiezione in collaborazione con Okapia Onlus Trama Art for Future è un progetto itinerante tra musica, popoli e culture alla scoperta di talenti che, grazie alle borse di studio di Okapia, …
19 LUGLIO 2024 / TEATRO ALL’APERTO / ORE 21:30 FELA – IL MIO DIO VIVENTE Docu-film Paese: Italia Regia: Daniele Vicari Anno: 2023 Durata: 90 min, it.Proiezione in collaborazione con Luce Cinecittà Trama Il film dedicato a Fela Kuti e al giovane regista Michele Avantario che ha dedicato la vita al sogno di realizzare un …
19 LUGLIO 2024 / SALA CINECITTÀ / 17:00 MEDICI CON L’AFRICA Docu-film Paese: Italia Regia: Carlo Mazzacurati Anno: 2012 Durata: 89 min, it.Proiezione in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm Trama Il film inizia nella sede storica di Medici con l’Africa Cuamm, nel centro di Padova. Don Dante Carraro è un sacerdote. È anche cardiologo, …
Nel 2000 la città di Kisangani fu il teatro di violenti scontri tra Rwanda e Uganda. Oggi il conflitto e le sue vittime sembrano essere stati dimenticati dalla società congolese, ma l’Associazione delle Vittime della Guerra dei Sei Giorni continua a lottare con ostinazione contro l’oblio. Dieudo Hamadi ne filma con urgenza e passione il viaggio per reclamare il diritto alla dignità e alla memoria.
Un racconto di formazione, di fioritura personale e di emancipazione femminile, ambientata a Zanzibar, che segue, per svariati anni la vita della protagonista, Samira, una giovane donna di Nungwi – un villaggio di pescatori a nord dell’isola – fino a farcela ritrovare moglie, madre e insegnante. Samira vuole avere una famiglia, ma vuole anche scardinare il cliché tutto maschilista, patriarcale ed ancestrale, della donna che deve scegliere tra famiglia e lavoro. E la scelta si rivelerà una sfida, come accade ogni volta che si è disposti a realizzare se stessi.
Nel nord del Niger, il villaggio di Tatiste, vittima del riscaldamento globale, sta lottando per l’accesso all’acqua. Houlaye, quattordici anni, come altri giovani, cammina per chilometri ogni giorno per prendere l’acqua: questo compito quotidiano le impedisce, tra l’altro, di frequentare la scuola. Tuttavia, l’area nasconde nel sottosuolo un grande lago sotterraneo, basterebbe una trivellazione per offrire a tutti una vita migliore.
Il film racconta la ricerca di libertà di quattro cittadini burkinabé: un musicista leader della rivoluzione iniziata nell’ottobre 2014 (l’icona della scena reggae Sams’K Le Jah, premiato da Amnesty International come Ambasciatore di coscienza), un candidato alle imminenti elezioni, un minatore impegnato nella lotta sindacale e una madre che deve occuparsi di una famiglia povera e numerosa, tutti accomunati dalla speranza che il proprio paese possa presto diventare davvero libero e giusto: il «Paese delle persone integre», come l’aveva chiamato Thomas Sankara.
“African dreamers” è un film documentario che racconta la storia in un passaggio di vita di cinque ragazze africane. Cinque giovani donne, in 4 paesi di quell’Africa da dove molti fuggono in cerca di una vita migliore. Wangare e Grace, Deborah, Marveille e Mariam hanno deciso di restare e di provare a cambiare la loro difficile vita, lottando contro i pregiudizi, le credenze, le violenze e le culture antiche che troppo spesso negano diritti universali.
